Il tuo interloquire trasmette tracotanza
da un’indefinita conoscenza enunciavi
propositi e prescrizioni a cui poi ci obbligavi
e ci rendevi succubi della tua baldanza.
Ma la tua imago s’era incrinata
non lo dicemmo, lo confesso,
come di una vendetta il riflesso
e scotto di una faciloneria ripagata.
Così tu sorridevi e noi pure
di celestial missione investita
arroccata in supposte alture
ma dal mortal destino tradita.
(Titolo: Prezzemolo tra i denti del capo)