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Tu che sei la Pizia di questo tempio,
priora sei di questo convento
ove si rifugia il cor contento
dal mondo sommessamente empio.

Qual che sia tua notizia di buon grado
l’accetto, ché null’altro potrei fare
senza tuo atto d’ira cagionare
sicchè dal mio pensar stesso mi dissuado.

Perché ora dunque con odio mi miri?
Allorchè m’addentro in più oscuri luoghi
una vetusta rabbia su me sfoghi
e il capo d’artificioso oro da me giri.

Ma null’altra strada mi restava.

(Titolo: La portinaia puliva le scale)

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