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Nasce sotto i peggiori auspici
il giorno lungo di un’afosa estate
passata nelle stesse stanze odiate
dell’impieghi che furon assai infelici.

Il mio corpo, sai, non ha padroni
la mia volontade non gli pone impedimenti
per quanto poi d’oppormi tenti
solo vuol che a lui m’abbandoni.

Ma la realtà s’aggiusta ancor più forte
sicchè il mio corpo che a lei si piega
mi porta presagi di nefasta sorte
e la mia alma l’uom dell’acqua prega.

(Titolo: Scarico del bagno rotto)

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